La rottura e il divorzio

ANNO DELLA FAMIGLIA AMORIS LAETITIA

Tredicesima scheda di approfondimento dell'Esortazione Apostolica del Papa


Se da un lato ci viene suggerito che la relazione tra due persone che si amano, va preservata con tutte le forze da ogni vento e burrasca, dall’altro in talune situazioni concrete la separazione tra i due coniugi è l’unica via che garantisce la pace delle persone coinvolte, compresi i figli. E a chi non ha avuto altra scelta, e si è rimesso in gioco in una nuova relazione affettiva (con tutto ciò che essa comporta) la Chiesa non chiude le porte, mai… ma vive un serio discernimento e un premuroso accompagnamento per trovare vie di riconciliazione e di integrazione totale. Non solo cammini paralleli ma di piena comunione. 

Card. Francesco Coccopalmerio


“Il matrimonio cristiano, riflesso dell'unione tra Cristo e la sua Chiesa, si realizza pienamente nella unione tra un uomo e una donna che si donano reciprocamente in un amore esclusivo e, nella libera fedeltà, si appartengono fino alla morte e si aprono alla trasmissione della vita, consacrati dal sacramento che conferisce loro la grazia per costituirsi come Chiesa domestica e fermento di vita nuova nella società. 
Altre forme di unione contraddicono radicalmente questo ideale, mentre alcune lo realizzano almeno in modo parziale e analogo. Ma la Chiesa non manca di valorizzare gli elementi costruttivi in quelle situazioni che non corrispondono ancora o non più al suo insegnamento sul matrimonio”.

Mons. Vincenzo Paglia


“Il Papa esorta ad accompagnare le persone abbandonate, separate o divorziate. E pur affermando l'importanza della recente riforma dei procedimenti per il riconoscimento dei casi di nullità matrimoniale, non si deve rinunciare ad illuminare la verità del cammino della fede e le esigenze della sequela del Signore. 
Tutti dobbiamo assumere lo sguardo di Gesù e lo stile di Dio che ha espresso nelle sue parole, nei suoi gesti, nei suoi incontri. Si sente qui l’ansia evangelica di non spegnere il lucignolo fumigante. Ogni “seme di famiglia” - si potrebbe dire - ovunque ci sia, va fatto crescere”. 

Mons. Bruno Forte


“Ai divorziati che vivono una nuova unione, è importante far sentire che sono parte della Chiesa, che non sono scomunicati e non sono trattati come tali, perché formano sempre la comunione ecclesiale. 
Queste situazioni esigono un attento discernimento e un accompagnamento di grande rispetto, evitando ogni linguaggio e atteggia-mento che li faccia sentire discriminati e promo-vendo la partecipazione alla vita della comunità. 
Prendersi cura di loro non è per la comunità cristiana un indebolimento della sua fede e della sua testimonianza circa l’indissolubilità matrimoniale, anzi essa esprime proprio in questa cura la sua carità”. 

Signore Gesù, facci essere come te:
sciolti e fermi quando si tratta 
di amare senza condizioni.
Fa' che accarezziamo senza trattenere.
Fa' che amiamo senza incatenare.
Fa' che abbracciamo senza soffocare.
Fa' che ascoltiamo senza giudicare.
Fa' che consigliamo senza imporre.
Fa' che doniamo senza pretendere.
Fa' che il nostro amare 
sia una danza gioiosa e leggera
che ci fa sentire sulla pelle e nel cuore
i brividi della tua presenza meravigliosa 
in mezzo a noi.
Amen.


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cap.VI - §§ 241-246
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